Nel 1846 il padre del socialismo  Karl Marx affermava .” Che l’abolizione dell’economia separata sia inseparabile dalla abolizione della famiglia, è cosa che s’intende da sé”.(1)

A sua volta F.Engels dedica al problema il suo libro “L’origine della famiglia, della proprietà privata e dello stato” (2) dove, rifacendosi agli studi di L.H.Morgan, sostiene che la famiglia monogamica nasce quando  l’uomo, grazie al possesso di ingenti ricchezze, impone la sostituzione del diritto e della discendenza materna col diritto patriarcale, per poter trasmettere ai figli le sue proprietà; impone insieme la fedeltà coniugale alla moglie per essere certo che i figli avuti da lei siano figli suoi.

L’idea dell’abolizione della famiglia non è certo nuova, né sono nuovi i motivi che i teorici del socialismo invocano per abolirla. Platone nella “Repubblica” e Tommaso Campanella nella “Città del Sole” (3) affermano chiaramente l’inconciliabilità della famiglia, che per sua natura porta a coltivare l’interesse privato, con l’interesse della società :” Tutta la proprietà nasce da far casa appartata, e figli e moglie propria, onde nasce l’amor proprio; che , per sublimar a ricchezze o a dignità il figlio o lasciarlo erede, ognuno diventa o rapace pubblico , se non ha timore, sendo potente, o avaro ed insidioso ed ippocrita, si è impotente.”(4)

Engels nel suo libro afferma che ” la gelosia è un sentimento sviluppatosi relativamente tardi. Lo stesso vale per l’idea dell’incesto.”(5)Enumera poi diversi tipi di famiglia in cui i rapporti sessuali sono assolutamente liberi; ci si aspetterebbe perciò che propugnasse una grande libertà sessuale, invece afferma che :” l’amore sessuale individuale moderno” é ” il più grande progresso morale” (6) e che  :” poichè l’amore sessuale è per sua natura esclusivo…il matrimonio fondato sull’amore sessuale è per sua natura monogamico” .(7) E’ una riproposizione della coppia e della famiglia monogamica, questa volta su basi di assoluta parità tra uomo e donna, grazie all’emancipazione della donna che ormai partecipa al lavoro esattamente come l’uomo.

E’ evidente la contraddizione presente nel pensiero di Engels, da un lato afferma che la natura umana si crea e si evolve con la storia e non c’e’ in essa niente di immutabile,il che spiega l’esistenza di tutti i tipi di famiglia da lui elencati, dall’altro afferma esattamente il contrario.

La posizione di Reich è invece più vicina a quella di Platone e Campanella :” La struttura umana”, dice, “va adattata al genere d’esistenza collettiva. L’adeguamento richiederà senz’altro la riduzione della gelosia e della paura di perdere un partner.”(8) Il superamento della gelosia e, insieme, della monogamia, è reso possibile, secondo Reich, dal fatto che la dipendenza affettiva da un rapporto esclusivo trae origine e ripete il rapporto esclusivo con la madre, la società socialista eliminerà il problema alla radice sostituendo l’educazione familiare con l’educazione collettiva (in asili e istituti pubblici) e insegnando, quindi, a cercare la sicurezza in più rapporti e non in uno soltanto.(9)

Nel pensiero di Reich è molto importante l’idea socialista sulla crescita individuale, che è decisamente più legata alla partecipazione alla vita sociale, in contrapposizione agli orizzonti limitati della famiglia, dove, con la repressione sessuale e l’obbedienza all’autorità paterna, si formano, secondo Reich, le personalità che sono alla base delle società autoritarie.

Il rapporto esclusivo con un partner è reso difficile dal fatto che “Il collettivo moltiplica a tal punto le relazioni umane dei singoli, che è impossibile assicurarsi contro il cambiamento di partner o contro il fatto che si allaccino relazioni con terzi.”(10)

Verrebbe da pensare che le idee di Reich siano pura utopia, come quelle dei suoi predecessori, o che Reich fosse psicotico, come ha sostenuto qualcuno (11),se non ci fosse nel libro di Reich un dettagliato rapporto sul tentativo fatto nella Russia rivoluzionaria, di realizzare proprio queste idee, nelle comuni in particolare. Nella comune la vita in una stessa casa rende difficile salvaguardare la sfera privata e favorisce rapporti molto stretti tra tutti. Inoltre il superamento della gelosia e del possesso viene incoraggiato, insieme a rapporti assolutamente trasparenti tra tutti.

Reich cita i due decreti di Lenin sulla famiglia del 1917, il primo dei quali aveva per titolo “Dello scioglimento del matrimonio”, che garantivano parità dei sessi, divorzio e libertà sessuale. Riporta poi i numerosi dibattiti su questi temi e descrive alcune esperienze nelle comuni. Mette bene in risalto il conflitto che si creava nella comune quando, dentro di essa, si cercava di creare una famiglia e il contrasto tra bisogno di intimità e riservatezza da un lato e di condivisione dall’altro. Complessivamente però la descrizione di Reich è abbastanza idilliaca. Non ci sono rapporti con più partner contemporaneamente, si inizia una nuova relazione solo dopo che è finita la precedente.

Come è noto le comuni si sono diffuse a partire dagli anni cinquanta del 1900 un pò  in tutto l’occidente,alcune comuni esistono anche oggi,anche se  il numero è molto limitato.

Altri luoghi dove troviamo le stesse tematiche non mancano.Il movimento degli  Hippy propugna il libero amore , la comunità orientale di Osho negli anni settanta anche, oggi su internet si pubblicizza il poliamore, lo slogan del femminismo “il privato è politico” mette sicuramente in discussione la famiglia, abbiamo le famiglie multiple con separati che si incontrano assieme ai nuovi partner e ai figli di entrambi, i single che rifiutano la ‘chiusura’ della famiglia, si parla spesso di ‘società liquida’ seguendo Z. Bauman,(12) evidenziando la mancanza di certezze che caratterizza il presente anche nei rapporti affettivi.Anche gli ecovillaggi e gli esperimenti di cohousing riguardano il tentativo di superare la famiglia.

Resta da chiedersi, al di là  dell’ideologia, cosa c’è alla base dell’idea dell’abolizione della famiglia e del libero amore?

Sono sicuramente in gioco bisogni primari molto radicati nell’uomo, non si spiegherebbe altrimenti il ripresentarsi costante nella storia della stessa problematica. La psicoanalisi  vede le radici dell’immaginario nei primi stadi di sviluppo del bambino;i diversi aspetti del vissuto infantile, il desiderio ( e vissuto) di fusione totale, l’aggressività, l’odio e il tentativo di differenziarsi dalla madre,ad esempio,non svaniscono nel nulla, al contrario il rapporto precoce con la madre influenza il rapporto che l’adulto avrà, o cercherà di avere, con la realtà nel suo insieme e con gli altri in particolare.I desideri che hanno radici nell’immaginario hanno un carattere ‘totale’, investono tutta la realtà e, in particolare, tutto il mondo umano, come accade nelle ideologie,nelle religioni e nelle visioni del mondo in genere; inoltre mobilitano una grande quantità di energia, necessaria al processo di creazione dell’immagine di sé e della realtà insieme.(13 )

Alcuni autori considerano l’immaginario responsabile della creazione di visioni della realtà distorte e irreali, così Lacan che considera necessario il superamento dell’immaginario con l’accesso al simbolico;con la “simbolizzazione dell’immaginario” è possibile, grazie all’uso del linguaggio, arrivare a una visione del reale più condivisa, meno legata al narcisismo.(14) Jung vede negli archetipi, presenti nell’inconscio collettivo, la fonte di visioni della realtà sia patologiche, ed è il caso del nazismo di cui parla in ‘Wotan’,sia creative come nei miti ,nelle fiabe e nell’arte  in genere.(15)M.Klein descrive il vissuto precoce del bambino come uno stato di fusione con la madre e con la realtà, dove è presente sia un oggetto cattivo, primo nucleo della paranoia e della schizofrenia, sia un oggetto buono, primo nucleo dell’idealizzazione di sé e della realtà.(16)

Non c’è dubbio che l’abolizione della famiglia come proposta da Platone, Reich e Campanella, la “comunanza delle donne” di cui parla Platone,(17) fa pensare a una idealizzazione e a un’ indifferenziazione dei rapporti,a un desiderio di condivisione totale, di fusione,così come viene vissuto negli stadi infantili di indifferenziazione tra sé e il mondo; ogni partner è sullo stesso piano di tutti gli altri, come se tutti fossero ugualmente attraenti e interessanti; ognuno può stare insieme a ogni persona dell’altro sesso,vengono aboliti confini e barriere tra le persone. Ci troviamo di fronte a quella che ,nella terminologia di Lacan è la ” deriva regressiva…dell’immaginario”(18)e,per tutti gli autori, al riemergere di una modalità di pensiero, presente nei primi stadi dello sviluppo infantile, ancora incapace di distinguere  l’interno dall’esterno, il desiderio e la  fantasia dalla realtà.

Sembra proprio che ciò che nel cristianesimo avviene sul piano simbolico,sia nella dottrina che prevede l’uguaglianza e l’amore reciproco, sia nei riti come la messa e ,in particolare, la comunione,qui si vuole realizzare nella realtà quotidiana.

Quando si cerca di capire come esattamente si debba realizzare l’abolizione della famiglia e il libero amore, si resta prigionieri di un’enorme confusione di idee. Non è solo il fallimento delle comuni, non solo in Russia ma un po’ dovunque, è proprio l’impossibilità di pensare come realizzarli  che evidenzia la loro radice nell’immaginario. L’unica descrizione  della sua realizzazione la troviamo forse in Ariosto che, probabilmente ironizzando sul mito, descrive incontri d’amore tra partecipanti che sono tutti ugualmente belli, sia pure di una bellezza diversa,e, ovviamente, eternamente giovani.(19)

L’idea che una persona possa non avere preferenze e sentirsi ugualmente vicina a tutti, a tutta l’umanità, è un’idea ‘immaginaria’; per realizzarla bisognerebbe distruggere  le differenze individuali. Le preferenze comportano rivalità e conflitti, e questo mette in evidenza un’altra caratteristica  dell’utopia rivoluzionaria : in una società futura non ci sono conflitti ma armonia e collaborazione, l’eros regna sovrano.Un eros immaginato in perfetta armonia con la moralità. E’ evidente il contrasto con le idee dei libertini che danno molta importanza alla capacità di seduzione, cercano avventure e tresche infischiandosene della morale tradizionale e della morale in genere,hanno una visione libertaria e anarchica che è il contrario del socialismo egualitario di Reich e delle comuni.(20)

Vale la pena sottolineare le differenze tra i movimenti che in qualche modo si rifanno all’idea dell’abolizione della famiglia. Se la figura del single che rifiuta la famiglia tradizionale e ha rapporti affettivi diversi rispetto al passato familiare, è sicuramente realizzabile,così come le famiglie multiple, molto diversi sono i  movimenti, di idee e reali, dove si propone l’abolizione della famiglia come la voleva Reich, dove, nel cercare di pensare e di realizzare l’abolizione della famiglia si è prigionieri dell’immaginario.Questo spiega anche la forza enorme di queste idee, che puntualmente ritornano , la forza dei movimenti che cercano di realizzarle e l’entusiasmo di chi ci partecipa,molto simile a chi si impegna in lotte politiche o religiose.E’ in gioco la creazione e la definizione della propria identità e del rapporto tra se stessi e la realtà; tutte le energie dell’inconscio vengono mobilitate.

– (1)K.Marx-F.Engels-L’ideologia tedesca-Editori riuniti-Roma 1953-p.53

(2)F.Engels-L’origine della famiglia-Editori Riuniti-Roma 1953

(3)Platone- Repubblica-p.280 e sgg.    IN :Tutto Platone Laterza-Bari 1967

T.Campanella-La città del sole-Feltrinelli-Milano 1962

(4)T.Campanella-Ibidem p.9

(5)F.Engels-Ibidem p.63

(6) F.Engels-ibidem p.96

(7) F.Engels-Ibidem p.108

(8) W.Reich-La rivoluzione sessuale-Massari Editore-Bolsena-2011

(9) W.Reich-Ibidem-p-362-L.Séve-Marxismo e teoria della personalità-Einaudi-Torino 1977

(10)W.Reich- Ibidem p.362

(11) L.Tondo-Qualcuno ce l’ha con me-Baldini e Castoldi-MI 2017

(12)Z.Bauman-Amore liquido-Sulla fragilità dei legami affettivi- Laterza-Bari 2006

(13)Tra gli altri:   D. Winnicot-Dalla pediatria alla psicoanalisi-G.Martinelli& C.-Firenze 1975-   M.Klein-I primi stadi del conflitto edipico-in Scritti-Boringhieri TO 1978

(14)M.Recalcati-Jaques Lacan-vol.1-Desiderio,godimento e soggettivazione-Raffaello Cortina-Milano 2016p.79 e pp. 67 e sgg.

(15)C.G.Jung-opere Bollati boringhieri Torino 1998 vol.9-Tomo 1-Gli archetipi dell’inconscio collettivo-vol.10-Wotan

16-M.Klein-Scritti-Bollati Boringhieri Torino 1978

(17) “Queste donne di questi nostri uomini siano tutte comuni a tutti e nessuna abiti privatamente con alcuno; e comuni siano poi i figli…”p.280-La Repubblica-In-Tutto Platone-Laterza-Bari 1967

(18) M.Recalcati-Ibidem p.76

(19) L.Ariosto-Orlando Furioso-Garzanti-milano 1974 vol.1 p.136 e sgg. Garzanti-Milano 1965

(20)P.Choderlos de Laclos-Le relazioni pericolose-Garzanti-Milano 1977